Chesapeake Bay : Paradiso della vela americano
Negli Stati Uniti, la cultura della vela è molto sentita da tutti gli appassionati del mare. Una delle località più famose, dove i velisti si ritrovano, è la Chesapeake Bay che si estende dal Maryland alla Virginia, è lunga 330 Km ed è il paradiso degli amanti degli sport acquatici, soprattutto della vela. La baia ha una larghezza di 48 km, consente a tutti i velisti di navigare liberamente nelle sue acque, offrendo inoltre, protezione durante le traversate; le barche vengono protette in caso di cambiamenti climatici tipici dell’Oceano Atlantico. La baia è caratterizzata da molte insenature, formatesi dai numerosi fiumi che sfociano nelle sue acque, dove si può ormeggiare e trascorrere delle ore in piena libertà e in assoluta tranquillità. Sulle rive sorgono caratteristici villaggi di pescatori come Oxford, St. Michaels, Rock Hall con i loro porticcioli dove poter attraccare e scendere a terra per un giro turistico, o mangiare in uno dei tanti ristoranti tipici del luogo.
Ci sono molte scuole di vela, sia per bambini con i Laser e gli Optimist, sia per adulti e società di noleggio di barche di grandi dimensioni per navigare con più persone.
La stagione migliore per navigare a vela nella Chesapeake Bay è da aprile fino a novembre, in questo periodo vengono organizzate numerose iniziative: festival, fiere ed eventi sportivi, che accolgono gli appassionati di vela da tutti gli Stati Uniti.
Una delle città più belle che si affaccia sulla Chesapeake Bay è Annapolis la capitale del Maryland. Il suo nome è un omaggio alla principessa Anna Stuart di Danimarca, che in seguito divenne regina d’Inghilterra. Verso la fine del ‘700, Annapolis divenne per un breve periodo Capitale degli stati Uniti, dopo la firma del trattato di Parigi del 1973.
Grazie alla sua favorevole posizione sulle rive della baia, venne fondata nel 1845 una delle più importanti e prestigiose Accademie Navali d’America, che ha il compito di formare gli ufficiali della marina e dei marines.
Annapolis è sede di diverse fiere nautiche, di cui due sono di fama internazionale, organizzate in primavera e in autunno, e sono dedicate totalmente alla vela. E’ possibile visitare le oltre 100 imbarcazioni ormeggiate nel porto, e tutti gli stand che espongono prevalentemente prodotti nautici per la vela.
Un’altra località famosa per le sue attività veliche è Marblehead, nel Massachuessetts situata a 40 km da Boston, con la baia di Salem è il luogo adatto per potersi godere una navigazione in totale tranquillità. E’ la sede di numerosi Yacht club, alcuni di essi hanno origini molto antiche che risalgono al 1800 e organizzano ogni anno eventi e regate adatte a tutti gli appassionati della vela. La più famosa è la Marblehead Race Week, che viene organizzata ogni anno a luglio dal 1884, a cui partecipano migliaia di barche, tanto che la baia si trasforma in un unico enorme porto.
In altre zone d’America, non sempre le baie possono essere di facile navigazione, infatti in alcune soffiano spesso dei venti fortissimi, in estate arrivano a 25 nodi con correnti molto forti, per non parlare poi del traffico marittimo. Lo è sicuramente la Baia di S. Francisco con le sue numerose baie e le sue quattro isole principali: Angel Island, Yerba Buena, Treasure Island e Alcatraz (nota per il suo carcere di massima sicurezza). La baia di S. Francisco è stata il luogo ideale per l evento più importante degli appassionati di vela: l’America’s cup.
L’America’s Cup è il trofeo sportivo più famoso e il più antico nel mondo della vela, le sue origini risalgano al 1851. Tutto ebbe inizio quando, un sindacato di uomini d affari newyorkese, attraversò l’oceano Atlantico a bordo della goletta “America”,in occasione dell’esposizione mondiale di Londra. La goletta vinse la regata intorno all’isola di Wight contro imbarcazioni inglesi e conquistò la Coppa delle 100 Guinee. Da qui partì la storia del trofeo più ambito e difficile da conquistare, infatti in 170 anni di storia, solo quattro paesi sono riusciti ad aggiudicarsi la coppa.
Per gli americani è facile navigare all’interno del loro paese, ma per quelli che vengono dall’estero ci sono delle regole da seguire. La prima è avere un passaporto elettronico con il chip, inoltre bisogna avere il visto Esta , che si richiede in via telematica se si vuole soggiornare entro i 90 giorni previsti dalla legge americana. Per i soggiorni superiori e massimo per un anno bisogna andare in ambasciata e richiedere il visto B2. Dopo aver superato la dogana ed espletato tutte le operazioni di registrazione, verrà rilasciato il permesso di navigazione, che ha validità annuale, che si dovrà mostrare ogni volta che si entrerà in un porto.
Ogni volta che si naviga in acque statunitensi, sia che ci si trovi nello stesso stato sia che ci si sposti in un altro stato, è necessario telefonare alla U.S. Customs and Border Protection, e comunicare il numero di licenza di navigazione, nome della barca e il numero di passeggeri presenti a bordo. E’ importante questo passaggio per evitare multe salate.
Buona navigazione !!!!